Sta suscitando molte discussioni e sconcerto la decisione della Corte di Cassazione che ha condannato a due mesi di carcere senza condizionale quattro proprietari di cani colpevoli di non aver placato l’abbaiare notturno dei propri animali. La storia inizia
a Regalbuto in provincia di Enna. Nel 2006 gli imputati vengono
denunciati dai loro vicini in quanto i cani, abbaiando tutti insieme,
determinavano “forte intensità di rumore” e uno “strepito comune” che
impediva al vicinato di dormire.
Malgrado gli imputati, tutti incensurati, si siano difesi sostenendo
che non era stato chiarito “quale dei cani abbaiasse per primo facendo
poi abbaiare tutti gli altri”, i giudici sono stati estremamente
rigorosi. Secondo la Corte, infatti, malgrado fossero consapevoli delle
proteste del vicinato, i proprietari sono stati negligenti e non si sono mossi immediatamente per placare i cani e riportare la tranquillità nel quartiere.
Adesso gli avvocati avranno 30 giorni di tempo per chiedere al
Tribunale di sorveglianza la concessione di una misura alternativa. Nel
frattempo impazzano le polemiche in quanto a molti sembra sproporzionata la durezza delle decisione della Corte. Voi che ne pensate?

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